Bullismo e cyberbullismo

INTEGRAZIONE DEI REGOLAMENTI

 
La legge 71/2017, all’art. 5, prevede che, nell’ambito della promozione degli interventi finalizzati ad assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali e sociali del territorio, il Dirigente Scolastico definisca le linee di indirizzo del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e del Patto di Corresponsabilità Educativa (D.P.R. 235/07), affinché contemplino misure dedicate alla prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
 
L’IIS A. Volta presta particolare attenzione alla stesura del proprio Regolamento di istituto specificando nello stesso possibili provvedimenti in un’ottica di giustizia riparativa, che possono essere adottati nei casi di specie; le sanzioni sono proporzionate alle infrazioni disciplinari e ispirate alla riparazione del danno e all’acquisizione di consapevolezza sul significato della propria condotta, poiché ogni misura disciplinare deve assolvere una funzione educativa.
Dal momento che la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione non solo dello studente, ma anche della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica, si riserva particolare attenzione alle azioni di prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, anche all’interno del Patto di corresponsabilità educativa, che viene elaborato e condiviso prima di essere sottoscritto dalle famiglie.

ISTITUZIONE DELLA FIGURA DEL REFERENTE E DEL TEAM ANTIBULLISMO

 
In ottemperanza di quanto definito all’interno della legge n. 71 del 2017, l’IIS A. Volta ha istituito la figura del docente referente per gli episodi di bullismo e cyberbullismo e del Team Antibullismo, un gruppo di lavoro integrato costituito da docenti referenti, animatori digitali, dal Dirigente scolastico, da altro personale qualificato e dallo psicologo scolastico.

AZIONI PRIORITARIE DEL TEAM ANTIBULLISMO

 
Il Team Antibullismo ha definito alcune azioni prioritarie, da applicare in modo sistematico, per risultare efficace: valutazione degli studenti a rischio, osservazione del disagio, rilevazione dei comportamenti dannosi per la salute; formazione del personale scolastico, in particolar modo del docente referente, che ha partecipato ai moduli formativi previsti dalla piattaforma ELISA; attività di formazione e/o informazione rivolte a docenti, studenti, famiglie e personale ATA, sui temi dei regolamenti e delle procedure adottate dal referente per il bullismo e il cyberbullismo e dal Team Antibulllismo; promozione, da parte del personale docente, di un ruolo attivo degli studenti, nonché di ex studenti che abbiano già operato all’interno dell’istituto scolastico in attività di peer education, nella prevenzione e nel contrasto al bullismo e al cyberbullismo.

ALTRE AZIONI SVOLTE DAL TEAM ANTIBULLISMO

 
Il Team Antibullismo svolge, inoltre, le seguenti azioni: attivazione di un sistema di segnalazione nella scuola; promozione e attivazione di uno sportello psicologico e di un centro di ascolto gestito da personale specializzato (psicologi presenti nell’istituto) anche in collaborazione con i servizi pubblici territoriali; costituzione di reti di scopo al fine di promuovere corsi di formazione mirati. Il Team Antibullismo, altresì, coordina le attività di formazione, collabora alla redazione del documento di ePolicy d’istituto (tenendo conto dell’eventuale sviluppo di un curricolo digitale), monitora il rispetto del Regolamento sulla comunicazione e sulla pubblicazione di foto e video da parte della scuola sviluppando di pari passo l’educazione civica e l’educazione digitale e favorendo processi di responsabilizzazione, conoscenza dei rischi e miglioramento delle relazioni con gli altri.

INTERVENTI A MOLTEPLICI LIVELLI

 
Il Team Antibullismo definisce le azioni di prevenzione volte a promuovere e a preservare lo stato di salute e a evitare l’insorgenza di patologie e disagi. Secondo l’OMS, la prevenzione si articola su tre livelli. Il primo livello è rappresentato dalla prevenzione primaria o universale, le cui azioni si rivolgono a tutta la popolazione e, nel caso del bullismo, promuovono un clima positivo improntato al rispetto reciproco e a un senso di comunità e convivenza nell’ambito della scuola. Il secondo livello è costituito dalla prevenzione secondaria o selettiva, le cui azioni si rivolgono in modo più strutturato e sono focalizzate su un gruppo a rischio, per condizioni di disagio o perché presenta già una prima manifestazione del fenomeno. Il terzo livello è individuato nella prevenzione terziaria o indicata, le cui azioni si rivolgono a fasce della popolazione in cui il problema è già presente e in stato avanzato, poste in essere da unità operative adeguatamente formate dalla scuola.